Oggi, 2 agosto, è l’Earth Overshoot Day: ovvero è il giorno in cui il Pianeta ha esaurito il “budget” di risorse naturali per l’intero anno. Da domani in poi, fino alla fine del 2023, tutti i continenti procederanno in “debito”.
L’organizzazione no profit Global Footprint Network, che analizza lo sfruttamento delle risorse utilizzando la carbon footprint, ovvero l’impronta ecologica, spiega che per il resto dell’anno “manteniamo il nostro deficit ecologico attingendo alle riserve di risorse locali e accumulando anidride carbonica nell’atmosfera”.
Overshoot Day… ma come si calcola?
Lo scorso anno, il giorno di overshoot era stato individuato nel 28 luglio; quindi più o meno nello stesso periodo del 2023. Ma come si arriva a determinarlo? Quali sono i fattori che portano a considerare le “risorse annuali” terminate? “Dividendo la biocapacità del pianeta (dunque la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare quell’anno) – spiega l’organizzazione – per l’impronta ecologica dell’umanità (la domanda dell’umanità per quell’anno) e moltiplicando per 365”.
Un’equazione semplice che definisce scenari importanti. Bisogna però prima fare una precisazione: trattandosi di un modello scientifico le proiezioni cambiano, così come l’approccio alla materia. Dunque, nei prossimi anni, anche i parametri potrebbero essere diversi.
Allo stato attuale, si tiene conto della domanda umana e dell’offerta della natura. Tale rapporto mostra una tendenza costante. Global Footprint Network in merito riferisce: “siamo ben oltre il budget e il debito si sta aggravando. È un debito ecologico e l’interesse che stiamo pagando su quel debito crescente – scarsità di cibo, erosione del suolo e accumulo di CO₂ nella nostra atmosfera – comporta costi umani e monetari devastanti”. Dunque lo scenario non è apocalittico, ma sicuramente preoccupante. La nota positiva è che negli ultimi cinque anni la tendenza è stata per lo più costante; dunque si parla di assestamento. Ma le emissioni di CO2, e contestualmente il loro accumulo nell’atmosfera, rendono abbastanza complesso pensare di poter raggiungere l’obiettivo dell’IPCC delle Nazioni Unite di ridurre del 43% le emissioni di gas serra a livello mondiale entro il 2030. Per farlo, sarebbe necessario arrivare a spostare l’Earth Overshoot Day di 19 giorni all’anno per i prossimi sette anni. Una sfida importante.
Earth Overshoot Day: L’impatto dell’essere umano sulle risorse naturali
Lo studio prodotto dalla Global Footprint Network asserisce senza se e senza ma che l’impatto dell’essere umano sulle risorse naturali del Pianeta è innegabile.
Per soddisfare i bisogni dell’essere umano ed evitare quindi di andare in deficit all’Italia, ad esempio, servirebbero 2,8 Pianeti Terra (e le relative risorse), mentre agli USA ben 5. L’Italia è uno tra i Paesi assolutamente in debito; basti pensare che le nostre “risorse” si sono esaurite già lo scorso 15 maggio. Tra le maggiori cause, nel Bel Paese, la Global Footprint Network individua i consumi alimentari e il tipo di utilizzo quotidiano che si fa dei trasporti.