Riforma dello Sport: le novità determinate dal decreto correttivo bis

Durante le scorse ore, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive dei decreti attuativi della Riforma dello sport, entrata ormai in vigore lo scorso 1° luglio. La norma interviene sui cinque decreti nati con la legge delega 8 agosto 2019, n.86. 

Riforma dello Sport: le novità

In queste settimane – ha spiegato il Ministro Andrea Abodi – abbiamo raccolto l’intesa della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Regione, le osservazioni da parte delle Commissioni parlamentari di Camera e Senato. Un lavoro molto significativo per il quale c’è stata ampia e preziosa collaborazione del DAGL e l’intesa di un significativo numero di ministeri, nello spirito della piena collaborazione che caratterizza il Governo Presieduto da Giorgia Meloni”.

In merito all’articolo 1 del Decreto, che fa riferimento al lavoro sportivo, il Ministro ha specificato “si riconoscono le tutele e i diritti dei lavoratori sportivi, in linea con gli indirizzi comunitari, e, al tempo stesso, si rende sostenibile ed efficiente il modello per i datori di lavoro, a partire da associazioni e società sportive dilettantistiche, contribuendo a rendere maggiormente trasparente il rapporto di lavoro nel settore”.

Tra le numerose e novità sono stati previsti contributi economici per le piccole ASD e SSD che hanno entrate annue al di sotto dei 100.000 euro. Inoltre, “abbiamo precisato che per i lavoratori sportivi titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa resta la copertura assicurativa obbligatoria prevista dalla legge n. 289 del 2002 e che il regime INAIL si applichi ai lavoratori dipendenti”. In più, come si legge ancoraabbiamo stabilito che non concorrono a determinare la base imponibile IRAP i compensi inferiori agli 85 mila euro dei collaboratori coordinati e continuativi sportivi nell’area del dilettantismo”.

Resta inteso chel’efficacia della riforma sarà a rilascio progressivo, gli adempimenti verranno distribuiti nell’arco dell’anno, le comunicazioni al libro unico del lavoro, eseguite anche attraverso il registro nazionale delle attività sportive, consentiranno anche di far emergere un altro elemento qualificante: l’interoperabilità tra le banche dati che consentirà di non duplicare le informazioni inserite nel circuito da parte delle associazioni e società sportive”.

Le nuove misure entreranno a pieno regime gradualmente”: le parole del Ministro Calderone

Anche il Ministro per il Lavoro e le Politiche Sociali, Marina Calderone si è espressa a favore dei risultati raggiunti durante le ultime settimane. “Nuove tutele per i lavoratori, maggiore trasparenza e semplificazione per venire incontro alle specificità del comparto sono le cifre di un intervento che riconosce il valore dello sport, dal punto di vista sociale, etico ed economico”.

Calderone, inoltre, ha specificato che “le nuove misure, che entreranno a pieno regime con gradualità, accompagneranno atleti, società sportive e operatori, anche a livello dilettantistico, verso una nuova gestione dei rapporti di lavoro nel settore. Un provvedimento che, tra l’altro, permetterà agli atleti paralimpici di coniugare lavoro e competizioni. Insieme al ministro Abodi, lavoreremo per una rapida costituzione dell’Osservatorio che avrà il compito di monitorare gli impatti della riforma e di proporre eventuali ulteriori modifiche che ne migliorino l’efficacia e la sostenibilità”.

 

 

CLICCA QUI per consultare l’infografica diffusa dal Dipartimento per lo Sport

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