L’Italia è spaccata in due. Il Sud, in particolar modo Sicilia, Puglia e Calabria, si trova a dover fare i conti con temperature record e incendi incontenibili. La città di Catania, che è una di quelle maggiormente colpite, è al buio e alle prese con altre criticità legate ai cavi elettrici bruciati per le temperature troppo elevate. Al contrario, il maltempo al Nord ha contato un bilancio di due vittime e generato danni ingenti alle strade e alle strutture.
Gli eventi atmosferici che hanno colpito la Penisola durante gli ultimi giorni hanno indotto riflessioni importanti sui cambiamenti climatici. Al centro del dibattito: la capacità di sostenere, da parte di cittadini e istituzioni, il peso di fenomeni tanto imprevedibili quanto dannosi e limitanti.
Lo Stato è all’opera per intervenire e per limitare il più possibile gravi conseguenze. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha così commentato quanto sta accadendo: “La situazione è complessa, la Protezione civile è in allerta e nessuno dei vigili del fuoco è andato in vacanza. Tutte le squadre sono allertate. Stiamo seguendo minuto per minuto la situazione che è delicata. Siamo davanti a una realtà critica, una realtà climatica imprevedibile che comporta, al di là dell’emergenza, la messa in sicurezza del territorio che è una priorità di fronte a una situazione che viviamo con fenomeni totalmente diversi“,
Inoltre, ha aggiunto: “C’è il grande tema della messa in sicurezza, che richiede molte risorse e che non crea consenso immediato, ma che deve essere una priorità e che il governo ha ben presente“.
Emergenza caldo e lavoro
E tra gli aspetti più complessi che cittadini e Governo si trovano a dover affrontare c’è quello del lavoro. Chi opera nei campi o nel settore edile si scontra con non poche difficoltà. La salute di molti è a rischio, considerate le elevatissime temperature che le colonnine di mercurio segnano quotidianamente.
Da alcune settimane, ormai, le parti sociali chiedono un intervento repentino da parte del Governo sul tema e ieri, 25 luglio, il Ministro Calderone e il Ministro Schillaci hanno incontrato i sindacati, l’Inl, l’Inps, l’Inail, l’Anci, l’Upi, la Conferenza delle Regioni e le associazioni datoriali. Al termine del confronto, è stato annunciato “un provvedimento che estende la possibilità di chiedere la cassa integrazione ad ore in caso di eventi estremi non evitabili, escludendola dal computo delle settimane del biennio mobile. La novità riguarda la Cigo per l’edilizia e la Cisoa per l’agricoltura, i settori più esposti alle alte temperature”, così come spiega il dicastero del Lavoro e delle Politiche sociali tramite comunicato stampa.
Il tavolo di confronto, inoltre, si è soffermato sulla bozza di linee guida per la riduzione del rischio dei lavoratori esposti alle alte temperature, elaborata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero della Salute.
La risposta dei sindacati
Le misure illustrate per arginare le conseguenze dell’emergenza non hanno però convinto le parti sociali che chiedevano lo stop del lavoro sopra una determinata temperatura. PierPaolo Bombardieri, Segretario Generale della UIL, durante un’intervista rilasciata a FanPage.it ha spiegato: “Continuiamo a chiedere di fermare il lavoro, soprattutto nei settori esposti a temperature elevate”.
Anche Francesca Re David, Segretaria Confederale CGIL, ha riferito: “Alla nostra richiesta di misure urgenti per far fronte subito all’emergenza caldo, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha risposto proponendo alle parti sociali un Protocollo sulle misure già esistenti e normate dal Testo unico 81 e linee guida elaborate dal Ministero della Salute”.
Il commento dei Ministri Calderoli e Schillaci
Dal canto proprio, il Governo conferma di essere pronto a fare il possibile per la sicurezza dei lavoratori. “Sui cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo sempre più frequentemente negli ultimi anni – ha spiegato il Ministro Marina Calderone – c’è la necessità di una nuova visione e di misure dal respiro più ampio, capaci di includere azioni per la gestione della contemporaneità sul territorio nazionale di eventi meteorologici estremi molto diversi tra loro. Insieme agli ulteriori interventi normativi necessari, il coinvolgimento delle parti sociali nel confronto è alla base di una strategia che intende mettere, ancora una volta, la sicurezza dei lavoratori al primo posto“.
Posizione condivisa anche dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha poi aggiunto: “La sicurezza e la salute dei lavoratori è una priorità del Ministero della Salute. Insieme alle parti sociali puntiamo a varare al più presto una serie di misure di prevenzione e protezione, per assicurare ambienti di lavoro più sani e sicuri, utili non solo a gestire questa fase di emergenza, ma anche per le scelte da compiere in futuro“.