Lo scorso 17 maggio l’aula del Senato ha determinato il via libera al ddl che prevede l’inserimento dello sport in Costituzione con 170 voti favorevoli, nessun contrario e un astenuto.
In aula era presente anche il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha espresso “soddisfazione e gratitudine nei confronti dei Parlamentari del Senato e della Camera per l’impegno comune che porterà al riconoscimento dello Sport in Costituzione”.
Inoltre, al termine della seduta, il Ministro ha parlato di un “passaggio storico che si dovrà trasformare in strumento per garantire concretamente il diritto allo ‘Sport per tutti e di tutti’ per migliorare i luoghi di sport, per dare gli adeguati supporti soprattutto alle persone e alle comunità più in difficoltà, dove si avverte maggior bisogno dello Sport, della sua cultura e dei suoi benefici al fisico, alla mente e all’anima. Lo sport è una formidabile difesa immunitaria sociale e lavoreremo insieme perché questa ‘difesa’ sia rafforzata e ne sia compreso definitivamente e diffusamente il suo valore”.
Il ddl, come è ormai noto, andrà a modificare l’articolo 33 della Costituzione e a riconoscere “il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. Si attende dunque l’ultima deliberazione che spetta alla Camera dei Deputati.
Il commento della Senatrice Versace: “una riforma epocale”
Giusy Versace, Senatrice di Azione Viva, nonché atleta paralimpica e vicepresidente della Commissione Cultura, Istruzione e Sport del Senato, tramite comunicato stampa ha voluto sottolineare come questa riforma “epocale” sia frutto di un “lavoro trasversale avviato già nella scorsa legislatura, durante la quale io stessa avevo presentato un testo analogo, seppur riferito all’articolo 32 (riguardante il diritto alla salute) e non all’art. 33 sul diritto all’istruzione”.
Inoltre, ha chiarito che “questo riconoscimento costituzionale non è una pura formalità, ma potrà incidere concretamente nella qualità di vita di tantissimi cittadini, di ogni età e condizione personale”. Soprattutto, si legge ancora nella nota, “per le persone con disabilità che, per svolgere attività fisica, hanno spesso necessità di costosi ausili e protesi a tecnologia avanzata, ancora oggi non erogati dal Servizio Sanitario Nazionale e non inclusi nemmeno nel Nomenclatore LEA (Livelli essenziali di assistenza, ndr) del 2017 che a breve, con l’emanazione del decreto tariffe, dovrebbe entrare pienamente in vigore”.
“Obiettivo è garantire davvero a tutti la possibilità di praticare sport a ogni livello”
Sulle procedure vigenti e gli elenchi LEA la Senatrice apre un’ulteriore parentesi e spiega che spesso, a causa di quella che definisce una “grave lacuna dello Stato”, negli ultimi anni, è stato necessario aprire raccolte fondi o avviare azioni legislative ad hoc. Nel caso specifico, Versace fa riferimento a un emendamento al Decreto Rilancio, che porta la sua firma, atto a stanziare un fondo sperimentale da 5 milioni di euro per un anno “finalizzato all’erogazione proprio di quei dispositivi a tecnologia avanzata per l’attività ludico-motoria non inclusi nei LEA”.
Il fondo, a cui fa riferimento, è operativo dal dicembre del 2022 e le istanze possono essere presentate tramite ASL al fine di ottenere protesi e supporti.
“Fino a quando tali dispositivi non verranno inseriti negli elenchi LEA – incalza la Senatrice – continuerò a chiedere la proroga di questo Fondo per i prossimi anni e un aumento delle risorse stanziate, per poter estendere il più possibile la platea dei beneficiari”.
Versace si dice però “certa che questo nuovo comma all’articolo 33 della Costituzione sarà il mio più grande alleato nell’ottenere questo risultato e garantire davvero a tutti la possibilità di esercitare la pratica sportiva, ad ogni livello”.