Il mondo scuola sta cambiando. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in diverse occasioni ha spiegato della necessità di avviare procedure che digitalizzino e sburocratizzino il settore. Questo perché i tempi cambiano e anche il sistema scuola deve innovarsi, adattarsi e crescere per offrire agli studenti un futuro prospero.
Vi abbiamo già parlato di come il Governo intende affrontare le conseguenze della denatalità che si ripercuoteranno sulla scuola (LEGGI QUI), ma c’è anche un altro aspetto su cui il dicastero di Viale Trastevere sta lavorando: le strutture. In proposito, Invitalia, su indicazione del Ministero, “ha pubblicato una proceduta di gara, con risorse per quasi 800 milioni di euro per l’aggiudicazione di Accordi Quadro per accelerare la costruzione di nuove scuole da sostituire a vecchi edifici preesistenti, come previsto dal PNRR”.
Nuovi edifici per le scuole: “una procedura rapida”
I nuovi istituti dovranno essere altamente sostenibili: questo è uno dei requisiti fondamentali. Nella nota informativa diffusa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito si chiarisce che la gara “è articolata in 20 lotti geografici” e che “permetterà di costruire in tempi più rapidi 136 nuovi istituti di proprietà di vari Enti (comuni, città metropolitane e province) su tutto il territorio nazionale”. La domanda può essere presentata entro e non oltre il prossimo 21 giugno.
“Grazie all’intervento del MIM, d’intesa con ANCI e UPI, l’affidamento e la successiva esecuzione dei lavori potranno seguire una procedura particolarmente rapida, studiata appositamente per l’edilizia scolastica, in modo da rispettare gli stringenti tempi del PNRR e garantire al tempo stesso la qualità e la sostenibilità dei risultati”, ha dichiarato in proposito il Ministro Giuseppe Valditara.
Istituti sostenibili, moderni e inclusive
Il progetto, quindi, prevede la realizzazione di strutture efficienti che siano accoglienti, inclusive e che possano da una parte favorire la riduzione di consumi e di emissioni inquinanti, e dall’altra aumentare la sicurezza sismica degli edifici e agevolare lo sviluppo delle aree verdi.
Importante, per il Ministero, specificare che sia dal punto di vista architettonico, sia strutturale e impiantistico, i nuovi istituti saranno sostenibili e con il massimo grado di efficienza energetica.
“L’obiettivo – si legge ancora nella nota – è raggiungere un consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20% rispetto al requisito posseduto dagli edifici a energia quasi zero (NZEB – Nearly Zero Energy Building) entro il 30 giugno 2026”.