Durante la riunione dei Ministri dell’Istruzione del G7 di Toyama, in Giappone, dedicata al ruolo delle scuole nella società a seguito della pandemia, è intervenuto per primo nella sessione di apertura il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Il responsabile del dicastero di Viale Trastevere ha condiviso con i presenti una lunga riflessione sull’imprescindibile funzione degli insegnanti nella fase di formazione e su come il ruolo di docente debba assumere una nuova autorevolezza.
Le parole del Ministro Valditara al G7 di Toyama: “Il docente deve essere formato per governare l’intelligenza artificiale”
In diverse occasioni il Ministro Valditara ha evidenziato come la scuola debba approcciarsi con metodo alle nuove tecnologie, implementando le funzioni utili dell’intelligenza artificiale nel contesto scolastico. Durante la presentazione del piano per la semplificazione nel settore, lo scorso aprile, il Ministro ha illustrato le linee guida del cambiamento e tra queste, in proposito, assume un ruolo significativo quello dell’innovazione, anche e soprattutto digitale.
Non ha quindi mancato di rimarcare il concetto durante il G7 di Toyama, aggiungendo tuttavia, come si legge in un comunicato stampa ufficiale, che “l’intelligenza artificiale è di grande importanza ma il ruolo del docente resta comunque insostituibile. Il docente deve essere formato per governare l’intelligenza artificiale”. Tutto ciò perché si tenga sempre conto che le “relazioni umane sono fondamentali”.
Valorizzare i talenti deve essere una priorità
Valditara ha inoltre approntato un’importante considerazione sugli studenti, sulla necessità di valorizzare i loro talenti e le loro capacità. Quindi bisogna lavorare per favorire “la personalizzazione degli apprendimenti e non lasciare indietro nessuno”. Inoltre, si legge ancora nella nota diffusa a seguito dell’incontro, il Ministro ritiene di vitale importanza restituire a ogni studente “un’opportunità per realizzare al meglio le sue potenzialità”. Un’operazione che può ottenere successo solo impegnando le risorse anche su un altro aspetto: ovvero “ridare autorevolezza al ruolo dei docenti rimettendo la professione docente al centro della società, puntando su qualità e formazione del personale docente”.
Si ricorda che il G7 aveva l’obiettivo di guardare alla scuola del futuro, quella post pandemica. Dunque, in relazione al tema che ha caratterizzato l’incontro, il Ministro ha specificato che quello scolastico deve essere un ambiente sereno, sicuro e stimolante, dove si contrastino con fermezza violenza e bullismo. La ripresa riparte anche dall’impartire una rinnovata consapevolezza della cultura digitale e della cultura del lavoro. “L’economia del futuro – si legge ancora nel comunicato – è sempre più un’economia del trasferimento di conoscenza, da qui la centralità dell’istruzione come trasferimento di competenze e conoscenze per stimolare la crescita sociale ed economica”.
Infine, un’ultima riflessione sull’importanza di lavorare insieme, di creare una “grande alleanza per l’istruzione, anche a livello internazionale, per ridare centralità alla scuola”.