Domani, 13 maggio, la realtà Sbarre di Zucchero (di cui vi abbiamo parlato QUI) darà vita a una partita di calcio amichevole, dal nome “un goal per la mia mamma”. L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna “madri fuori” che ha l’obiettivo di sensibilizzare sulla condizione delle madri detenute nelle carceri.
Come racconta l’organizzazione: “Il carcere non è luogo per una madre con prole. Men che meno per un piccolo minore che, privo di colpe, è costretto ad una detenzione assieme alla madre. Sbarre di Zucchero si batte affinché nessuna mamma con figli di età minore venga più reclusa”.
Il match di sabato, che si svolgerà presso presso la Polisportiva Elis, via S.Sandri 81 (RM), a partire dalle ore 10.00, vedrà la partecipazione di numerose personalità del mondo sportivo, nonché culturale e musicale. Le due squadre in campo saranno composte: dalla Nazionale calcio Suore, allenata dal Mister Moreno Buccianti, dalla Nazionale Italiana Jazzisti e dai volontari di Sbarre di Zucchero contro la Nazionale italianattori. La gara, inoltre, sarà arbitrata dall’Ispettore Superiore di Polizia penitenziaria Luigi Giannelli, con telecronaca a cura dell’avvocato Carlotta Toschi, Giudice sportivo.
Un evento che pone al centro le mamme, proprio a ridosso della Giornata Nazionale che le celebra (14 maggio – Festa della mamma).
Sbarre di Zucchero e lo sport
Non è la prima volta che Sbarre di Zucchero intende trasmettere il proprio messaggio attraverso l’attività sportiva. Ricordiamo, in proposito, la Virtual Challenge. Parliamo di una vera e propria maratona virtuale che ha conquistato l’intera Penisola e che ha coinvolto anche i detenuti del carcere di Spoleto.
Ma perché lo sport? In parte perché, grazie ai valori che promuove, lo sport è sempre indice di rinascita, di impegno e di obiettivi da raggiungere. E in parte perché nei centri di detenzione, così come raccontano le attiviste di Sbarre di Zucchero, non si tende a valorizzare lo sport; anzi, nella maggior parte dei casi, mancano le attrezzature, l’organizzazione è carente e l’attività sportiva viene considerata quasi come fosse un deterrente e non una possibilità.
Il movimento Sbarre di Zucchero è nato nell’agosto 2022 grazie all’impegno di attiviste e attivisti che hanno voluto raccontare i centri di detenzione, ma non solo; hanno deciso di agire attivamente, realizzando iniziative nelle carceri e organizzando eventi e convegni per sensibilizzare sul tema.
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