Lo scorso 20 aprile l’Istat ha presentato il Rapporto BES, Benessere equo e sostenibile, 2022. L’indagine ha preso in considerazione diversi indicatori e ha classificato 12 domini che rappresentano le aree dove dovrebbe registrarsi la misurazione del benessere dei cittadini: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi.
Come specifica l’Istituto nell’introduzione del documento, la decima edizione del Rapporto illustra “La valutazione dell’andamento degli indicatori tra il 2019, anno considerato come benchmark della situazione pre-pandemica, e l’ultimo anno disponibile (2022)” che per l’appunto “consente di ottenere prime e immediate misure di sintesi, che rendono conto dell’evoluzione più recente in ciascun dominio”.
L’analisi nel suo insieme mostra come la pandemia e i suoi strascichi abbiano condizionato in maniera negativa la quotidianità degli italiani e il loro benessere. I dati che riguardano ogni singolo dominio, infatti, restituiscono la fotografia di un Paese ancora in stand-by che lotta per ritrovare un equilibrio.
Salute e attività fisica: gli italiani sono sempre più sedentari
Quella della salute è la prima area presa in considerazione dal Rapporto. Se ne è ricavato, valutando i numeri raccolti nel tempo, che gli italiani trascurano lo sport, attività che favorisce aggregazione e inclusione, nonché elemento fondamentale in uno stile di vita sano. I numeri raccontano che la quota delle persone sedentarie in Italia è salita, fino a toccare il 36,3%. Il dato riguarda per la maggiore le donne e, in riferimento all’età, le persone più anziane.
Una condizione legata alla sedentarietà è il sovrappeso che, allo stato attuale, interessa il 44,5% delle persone over 18, soprattutto uomini. Va aggiunto un ulteriore tassello: titolo di studio e sovrappeso sembrano avere una stretta correlazione. Tra chi infatti possiede un titolo di studio minore la percentuale è del 55,2%; i diplomati e i laureati raggiungono il 33,9%.
Infine, un dettaglio sui giovani che apre a riflessioni importanti: diminuisce dal 20,9% al 18,6% lo svolgimento dell’attività sportiva. Ragazze e ragazzi, dopo l’isolamento e le distanze applicate per evitare la diffusione del virus, hanno bisogno di ritrovarsi e di riapprocciarsi con entusiasmo alle attività sportive. Abbiamo approfondito QUI la questione con il Prof. Aldo Grauso, Docente di Psicologia della Devianza Unicusano, Specialista dell’età evolutiva, Componente Commissione Medico Scientifica LEGA B, LND – FIGC.
L’Istat lancia l’allarme: in crisi le relazioni sociali dei più giovani
Non solo lo sport, i giovani dimostrano di avere anche difficoltà relazionali. Come si legge nel Rapporto, le restrizioni imposte dalla circolazione del Covid hanno influito in maniera importante sulle relazioni; il benessere psicologico dei più giovani (14-19 anni) è peggiorato in maniera importante dal 2020 al 2021.
Tanto per essere chiari: nel 2019 gli adolescenti insoddisfatti e con un basso punteggio nell’indicatore “salute mentale” erano rappresentati da un 3,2% sul totale, nel 2021, invece, il numero è raddoppiato. Si parla di oltre 200 mila ragazzi che trovano insoddisfacente la propria vita. Tale malessere si configura poi nella crescita incontrollata di fenomeni come il bullismo e il vandalismo. Ne ha parlato anche Gian Carlo Blangiardo, Presidente Istat, riferendo: “D’altra parte, gli stessi fenomeni di bullismo, violenza e vandalismo a opera di giovanissimi, che negli ultimi mesi hanno occupato le cronache, sono manifestazioni estreme di una sofferenza e di una irrequietezza diffuse e forse non transitorie”.
In proposito, bisogna evidenziare l’impegno delle istituzioni, delle associazioni e degli enti che promulgano quotidianamente attività e realizzano progetti per contrastare tali fenomeni. Di seguito, alcune iniziative concrete relative ai fenomeni che riguardano il disagio giovanile:“Bob & Wave”: partite le riprese del cortometraggio sul bullismo promosso dal progetto Bulli Free Club; “Disbullizziamo il bullismo”: il progetto presentato al Senato dall’On. Antonio Guidi; Come si contrasta il bullismo? Con il “bellismo”; Giornata Internazionale per lo Sport, lo sviluppo e la Pace: la conferenza al Senato realizzata dalla Senatrice Giusy Versace.