Dallo studio al lavoro, non c’è ambito che non sia stato interessato dall’intelligenza artificiale. I sistemi informatici intelligenti entrano nella nostra quotidianità per migliorare le nostre vite e, in alcuni casi, semplificarle. In campo medico, poi, rappresentano il fattore trainante del progresso ed un mercato in netta e forte espansione. Secondo le stime di Frost & Sullivan’s, società statunitense che offre ricerche ed analisi di mercato, l’Intelligenza Artificiale nel settore biomedicale, nel solo 2022, ha generato un volume di affari pari a 6 miliardi di dollari. Le previsioni e le stime che sono state fatte nei primi tre mesi del 2023, invece, parlano di un trend positivo di crescita annua che non conoscerà battute di arresto, almeno sul breve periodo. Fino al 2025, il segno più sul fatturato dell’AI applicata alla medicina ballerà tra il 30 ed il 68% di aumento, rispetto al consuntivo dell’anno precedente.
I campi di applicazione dell’intelligenza artificiale in medicina
Sviluppo farmaceutico, riabilitazione, chirurgia ed anche diagnostica. È in questi settori che viene applicata maggiormente l’intelligenza artificiale. Se durante l’emergenza pandemica la tecnologia più avanzata, analizzando l’enorme mole di informazioni provenienti da ogni angolo del Pianeta, si è messa al servizio dell’umanità con l’intento di ridurre i tempi di produzione dei vaccini ed abbattere i costi della loro produzione, oggi aiuta anche chi si occupa di riabilitazione. Le macchine apprendono gli esercizi dal fisioterapista per poi teleguidare il paziente.
Ma è nel campo della diagnostica predittiva che si stanno facendo tripli balzi in avanti. Grazie al potenziale del machine learning, il sottoinsieme dell’AI che si occupa di creare sistemi che apprendono o migliorano le performance sulla base dei dati utilizzati, si possono realizzare indagini e diagnosi più accurate. Anzi, in alcuni casi i sistemi tecnologici evoluti possono scoprire una neoplasia prima della sonda endoscopica e della Tac.
All’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola e al Bacs-Kiskun Hospital di Budapest l’intelligenza artificiale supporta le equipe mediche rispettivamente nella diagnosi precoce dei noduli al polmone e nella lotta al tumore al seno. Secondo il National Cancer Institute, le tecniche di screening mammografico possono non riconoscere un 20% dei casi. Con l’ausilio dell’AI, invece, stando a quanto trapelato dall’Ungheria, il tasso di rilevamento di un carcinoma mammario aumenta del 13%. Alla base di questo straordinario successo c’è un progetto di sviluppo che, partendo da uno storico di 5 milioni di mammografie di pazienti con diagnosi già accertate, ha consentito all’intelligenza artificiale di imparare a riconoscere un cancro sulla base di diversi fattori.
Il pensiero del Ministro Schillaci sulla contaminazione dell’AI in campo medico
La contaminazione positiva dell’intelligenza artificiale in campo medico è stata affrontata anche dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci. “È sempre più richiesta per far fronte alle sfide che ci attendono – ha asserito Schillaci ad Ancona, in occasione di un suo intervento all’Università Politecnica delle Marche per l’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023, citando la recente costituzione nell’Ateneo del Centro in intelligenza artificiale e sanità digitale ed il Corso di Laurea in Medicine e Technology -. Dobbiamo essere consapevoli che, in generale, ogni evoluzione tecnologica non è un valore fine a sé stesso, ma una grande opportunità da non sprecare e da utilizzare in maniera appropriata.”
Per il Ministro, insomma, l’interazione non è esente da rischi che possono derivare da un eventuale utilizzo privo di una rigorosa valenza scientifica o da deficit di preparazione del personale. Come ribadito dallo stesso Schillaci nel capoluogo dorico “si tratta sostanzialmente di saper governare un progresso inarrestabile e di implementare misure, per mettere il sistema salute nelle condizioni di saper gestire le innovazioni tecnologiche che svolgono un ruolo cruciale nella medicina personalizzata e nelle capacità di terapie mirate.”