Nel variegato e complesso mondo sportivo, oggi, le sponsorizzazioni garantiscono la sostenibilità di una associazione o società sportiva. Con ogni probabilità rappresentano la principale, in alcuni casi unica, voce che incide positivamente sul bilancio di un sodalizio o club, assicurandone di fatto la prosecuzione dell’attività ed il raggiungimento di tutte le finalità. Ma in un momento di contrazione dei mercati, di congetture geo-politiche, di crisi o di scarsa liquidità non può essere l’unica fonte per reperire risorse.
Quel contratto bilaterale a prestazioni corrispettive, “in base al quale – come afferma la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate 356/E del 14 novembre 2002 – il soggetto sponsorizzato si obbliga nei confronti dello sponsor ad effettuare determinate prestazioni pubblicitarie dietro versamento di un corrispettivo che può consistere in una somma di denaro, in beni o servizi, che lo sponsor deve erogare direttamente o indirettamente”, può essere integrato dall’accesso al 5 per mille e da altre tecniche di fundraising.
Il 6 aprile, alle ore 15:00, è in programma il webinar gratuito “Fare raccolta fondi per lo sport”
Il mondo dello sport, nonostante cammini accanto al settore del non-profit, è lontano anni luce dal capire l’importanza del fundraising. Nell’Italia sportiva tale cultura è pressoché assente. Mancano idee, pensieri innovativi, strategie e strumenti utili a gestire in maniera differente una realtà che promuove una disciplina ed i valori positivi dello sport.
Per aiutare l’associazionismo a cambiare rotta e a dotarsi di una nuova visione, sfruttando un nuovo vento ed altresì tutte le possibilità offerte dal digitale e dal sistema di reperimento dei fondi, è in arrivo il webinar “Fare raccolta fondi per lo sport”. Giovedì 6 aprile, a partire dalle ore 15:00, il Prof. Valerio Melandri, Direttore Master in Fundraising e fondatore del Festival del Fundraising, in programma a Rimini i prossimi 5, 6 e 7 giugno, aiuterà presidenti e dirigenti di ASD e SSD, operatori sportivi, consulenti, organizzatori di manifestazioni sportive, studenti, laureati e laureandi a conoscere e a comprendere il valore della raccolta fondi in ambito sportivo. Sarà una masterclass gratuita con case history di successo, che illustrerà ai partecipanti modelli applicabili al proprio contesto e che verterà anche sulla gestione della partnership e delle relazioni con soci, fondazioni ed aziende profit.
L’appuntamento del 6 aprile potrebbe rivelarsi come il primo passo per intraprendere un nuovo percorso di gestione virtuosa e sostenibile di un club sportivo.
Creare un club sportivo fundraising oriented è fattibile
Lo sport, in teoria, ha tutte le carte in regola per aprirsi a quelle forme di fundraising differenti dalle sponsorizzazioni. Parliamo di un settore che annovera più di 15 milioni di praticanti e che produce, considerando l’indotto, il 3% del PIL. Ma non è il volume economico il suo aspetto più rilevante, bensì quel valore non misurabile che genera benessere psico-fisico in ogni singolo praticante. Così come sono determinanti l’abbattimento della spesa pubblica pro-capite in termini di assistenza o di accesso alle cure sanitarie e la sua funzione formativa, culturale e pedagogica.
I presupposti per entrare in una nuova era di gestione di un’associazione sportiva fundraising oriented ci sono tutti. Basterebbe davvero poco. Sarebbe sufficiente eseguire delle piccole modifiche statutarie, dotarsi di un codice etico, redigere un bilancio sociale e fare leva sulla passione degli stakeholders e della propria community. In questa maniera la continuità di un club sportivo non sarebbe più solo garantita dal budget derivante dalle sponsorship.