Nel giorno “dedicato” alle donne, abbiamo scelto di raccontare una storia, anzi, milioni di storie, attraverso la voce dell’attivista Micaela Tosato.
Micaela parla di penitenziari femminili e lo fa da oltre sei mesi, da quando Sbarre di Zucchero, una realtà recentissima, ha preso vita.
Descrivere lo status in cui le detenute vivono il periodo in penitenziario è risultato fondamentale per Micaela – e per tutte le persone che con lei portano avanti questo virtuoso progetto, come ad esempio l’avv. Carlotta Toschi e l’attivista Maurizio Mazzi – soprattutto quando Donatella, per lei “un’amica”, si è tolta la vita in carcere (l’ennesima persona che è arrivata al gesto estremo in tale condizione).
Tosato ci ha riferito della femminilità che viene strappata via alle donne quando varcano i cancelli, dell’importanza di creare empatia sul tema e di alzare la voce quando l’indifferenza prende il sopravvento.
Il lavoro di Sbarre sull’intero territorio nazionale, che si traduce in incontri e iniziative concrete, “una porta l’ha aperta”.