La scuola, come ogni ambito, è stata soggetta a numerosi smottamenti e cambiamenti a causa della pandemia da Covid-19. E come per ogni altro settore, dopo un lungo periodo di confusione, si torna alla “normalità”. Il 7 febbraio scorso una nota ministeriale ha confermato che per l’anno scolastico 2022/2023 anche l’esame di stato del primo ciclo torna ad avere tre prove scritte e un colloquio finale.
L’obiettivo del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara, è quello di valorizzare le capacità degli studenti, e lo ha confermato scrivendo una lettera diretta ad alunni e genitori in cui si legge: “II sistema scolastico deve farsi consigliere delle famiglie: genitori, studenti, docenti e istituzioni devono formare una grande alleanza e collaborare per valorizzare i talenti di ogni singolo studente”. Dunque, anche la nuova struttura degli esami di terza media è sintomatico di un cambiamento.
Come cambiano gli esami di terza media
Nell’estate del 2020 l’esame di terza media si era ridotto, necessariamente, a un colloquio da remoto tra alunni e insegnanti. Le prime fasi della pandemia hanno indotto le istituzioni ad adottare importanti cautele che prevedevano, in primis, il distanziamento sociale. Oggi, a distanza di tre anni, le condizioni permettono gli esami in presenza; saranno infatti tre le prove per le ragazze e i ragazzi delle scuole medie più un colloquio finale.
La prima prima prova è rappresentata da uno scritto di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento (testo narrativo o descrittivo, testo argomentativo o comprensione e sintesi di un testo); la seconda invece riguarda le competenze logico-matematiche, mentre la terza si riferisce alle lingue straniere studiate durante il triennio.
Il colloquio finale è strutturato in modo che si possano misurare le competenze acquisite nelle varie materie e lo sviluppo del pensiero critico degli studenti.
Il voto finale, probabilmente l’elemento più temuto da chi deve affrontare un esame, è dato dalla media del voto di ammissione con la somma delle valutazioni fornite alle tre prove. I più informati sapranno che è anche possibile aspirare alla lode, proprio come accade per l’esame di maturità e l’esame di laurea. Ad ottenerla possono essere i più meritevoli, quelli che non solo hanno ottenuto il massimo alle singole prove, ma anche durante il triennio hanno dimostrato di avere una preparazione e competenze adeguate.