Una delle ultime azioni firmate dal Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali con il Governo Draghi interessa il Terzo Settore. Il decreto n.169 (7 ottobre 2022) va a concretizzare l’istituzione dell’Osservatorio Nazionale sull’amministrazione condivisa. Tale strumento, vale a dire, ha l’obiettivo di “favorire la diffusione e l’applicazione degli istituti previsti dal cosiddetto Codice del Terzo Settore nel titolo VII, dedicato ai rapporti con gli enti pubblici, in materia di coinvolgimento degli enti di Terzo Settore, convenzioni e servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza”; questo è quanto si legge nella nota diffusa dal Governo.
Quali funzioni svolgerà l’Osservatorio del Terzo Settore?
Più nello specifico, l’Osservatorio andrà a svolgere diverse funzioni utili a una crescita, a una maggiore consapevolezza del terzo pilastro, in più, come specificato dal Ministero stesso, “Si tratta della prima forma di coprogrammazione dell’attività pubblica nel settore aperta alla partecipazione diretta degli interessati, ovvero degli enti del Terzo Settore”.
Tecnicamente, l’Osservatorio andrà a svolgere le seguenti azioni: un costante aggiornamento normativo e sulla prassi; andrà a lavorare sulla ricognizione degli atti a contenuto generale e di quello dei procedimenti amministrativi svolti dalle amministrazioni pubbliche, anche a seguito di iniziativa degli enti di Terzo Settore; si dedicherà all’analisi della giurisprudenza, europea e nazionale di interesse; andrà a predisporre toolkit e documentazione di riferimento per le amministrazioni pubbliche.
Le funzioni dell’Osservatorio
Si chiarisce, inoltre, che l’Osservatorio sarà presieduto dal direttore generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In più, sarà composto da tre rappresentanti delle autonomie regionali e locali.
Un altro tratto interessante di tale innovazione, come anticipato, è da ricercarsi nella possibilità che l’Osservatorio stesso ha di poter svolgere le proprie funzioni andando a promuovere forme di cooperazione con le con pubbliche amministrazioni, enti di ricerca, centri di servizio per il volontariato, fondazioni di origine bancaria e con gli ordini professionali direttamente coinvolti nell’applicazione del Codice del Terzo Settore.
Un lavoro estremamente importante per l’economia sociale, che vede al centro del proprio modello le esigenze e i bisogni della comunità. In breve, con questa attuazione si va ulteriormente a riconoscere il valore e il ruolo che il Terzo Settore occupa su tutto il territorio.