Tek od faksa do faksa 2024, tra sport e solidarietà: il racconto della gara slovena

Sport, passione e solidarietà: le tre componenti che hanno caratterizzato la gara Tek od faksa do faksa 2024 (corsa delle facoltà universitarie) dello scorso 9 aprile. Si tratta di una competizione ricreativa organizzata dall’Università di Lubiana (giunta ormai alla quinta edizione) che prevede la corsa lungo tre percorsi differenti: cinque, dieci e quindici chilometri. 

All’iniziativa hanno preso parte 695 studenti, 11 dipendenti e 13 ex studenti; il maggior numero di runner, ovvero 89, provenivano dalla Facoltà di Medicina, 78 dalla Facoltà di Sport e 65 dalla Facoltà di Biotecnologie. Sono stati tra i protagonisti dell’attività anche i ragazzi del Servizio Civile Universale all’estero di OPES; a noi di risorse.news Giacomo Mori e Simone De Luca hanno raccontato non solo la gara, ma anche le emozioni provate e condivise con gli altri volontari e con gli studenti. 

Tek od faksa do faksa 2024: una gara di solidarietà

A corredo dell’attività sportiva – non competitiva – un programma fitto realizzato nel villaggio studentesco di Rožna dove corridori e avventori hanno potuto partecipare a laboratori di slackline e frisbee, fare una partita a calcio balilla e tennis o provare il tiro con l’arco.

Inoltre, in sinergia con la Croce Rossa slovena, è stato allestito uno spazio dedicato alla donazione di sangue che ha consentito: la determinazione del gruppo sanguigno, la registrazione nella banca dati dei donatori di sangue e l’introduzione al programma di volontariato nel campo del lavoro con i giovani. Altresì, gli studenti, coinvolti nella gara e non, hanno potuto assistere alle dimostrazioni di pratiche di primo soccorso con respirazione bocca a bocca e manovra di Heimlich.

gara slovena universitaria

La gara raccontata dagli operatori volontari del SCU – Servizio Civile Universale di OPES

Io e Simone, insieme agli altri ragazzi volontari presso EUSA, – racconta Giacomo – abbiamo preso parte alla corsa come ‘conigli’ e ‘scope’, ovvero guide e chiudi fila incaricati di accompagnare i partecipanti lungo il percorso, dalla partenza fino al traguardo finale, e di assistere gli atleti più affaticati, gestendo allo stesso tempo il traffico del gruppo per evitare che i corridori potessero perdersi o sbagliare strada’. 

I due operatori volontari sono poi entrati nel merito della gara riferendo i particolari che hanno caratterizzato l’organizzazione: “I partecipanti sono stati divisi in sottogruppi di circa 20 corridori, accompagnati da un numero minimo di un ‘coniglio’ ed una ‘scopa’ per ciascun gruppo. I corridori hanno affrontato tre diversi tipi di percorsi, differenziati per tragitto e lunghezza, rispettivamente di cinque, dieci e quindici chilometri.

I vari percorsi hanno condotto i corridori a passare davanti a tutte le facoltà e accademie dell’Università di Lubiana, situate in varie zone della città, affrontando inoltre diversi tipi di terreno di corsa (asfalto, manto erboso o terreno frastagliato)”. Un’occasione dunque che ha consentito loro di esplorare il territorio e vivere il fermento di un’iniziativa universitaria rivolta allo sport e alla cooperazione. 

Giacomo, così come raccontano i due, ha quindi accompagnato il proprio gruppo lungo il percorso di quindici chilometri, mentre Simone ha preso parte alla corsa da cinque chilometri. Il punto di partenza e di arrivo si è identificato nel villaggio studentesco di Rožna Dolina, dove si è svolto anche un variegato programma di attività di accompagnamento alla corsa con: animazione, riscaldamento pre-corsa, musica e rinfresco con cibo e acqua. Gli studenti che non si sono cimentati hanno potuto svolgere diverse attività all’aperto mentre osservavano o sostenevano i propri compagni corridori. 

L’evento è stato realizzato dal Centro per le attività extra-scolastiche dell’Università di Lubiana, diretto da Ivanka Stritar e Mojca Rupert. “Il grande successo di partecipazione e coinvolgimento collettivo – ha proseguito Giacomo – ha lasciato tutta la comunità universitaria particolarmente soddisfatta, in attesa di replicare l’esperienza in occasione dell’edizione del prossimo anno della corsa delle facoltà, la cui data è già stata annunciata per l’8 aprile 2025”.

Un altro aspetto che i due operatori volontari hanno voluto testimoniare riguarda le attività che hanno preceduto la manifestazione: “Una settimana prima della corsa, i ragazzi selezionati come guide hanno fatto diversi sopralluoghi dei percorsi, per fare una ricognizione, memorizzarlo bene ed essere pronti. La corsa è non competitiva”. 

In sintesi: “Un’occasione per conoscere l’ambiente universitario e per entrare in contatto e in empatia con gli studenti. Inoltre, partecipando a questo tipo di attività si è avuta la possibilità di conoscere anche meglio le zone protagoniste dell’evento”.

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